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Coronavirus: come affrontarlo?

Elena Dacrema 2 Marzo 2020 Tag: , , , , Blog
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Il Coronavirus e l’angoscia

Come gestirlo? Come aiutare i bambini a comprendere questo fenomeno?

Il  celebre filosofo Umberto Galimberti, durante un’intervista su La7 il 25/02/2020, ci illustra come mai il Coronavirus ci spaventa così tanto.

Nei giorni scorsi questo allarme ha visto come protagonisti comportamenti totalmente irrazionali:  il “razziare” supermercati, procurarsi disinfettanti e mascherine tanto da lasciarne vuoti gli scaffali.

Nello specifico Galimberti ci spiega come la parola paura davanti a questo fenomeno sia impropria: il Coronavirus ci angoscia, non ci fa paura.

Vediamo dunque di definire questi termini e capire meglio.

La paura è un’emozione primaria che si attiva per difenderci da un pericolo reale o presunto.

La paura, davanti al pericolo, attiva il nostro organismo per difenderci stimolando reazioni di attacco o di fuga.

Nel caso del Coronavirus non si può parlare di paura perché la paura è legata ad un oggetto determinato. Bisogna parlare di angoscia[1] .

A differenza della paura, l’angoscia non si riferisce a nulla di preciso, è legata alla sfera del possibile: il Coronavirus è infatti qualcosa di indeterminato, è un nemico invisibile.

Chi può contagiarci? Non lo sappiamo..

Da dove viene il coronavirus? Non lo sappiamo.

Rimaniamo nell’ambito dell’indeterminatezza.

Quindi siamo a davanti ad un bel dilemma, come gestirlo?

In questi giorni siamo stati bombardati dai media che riportavano in continuazione il numero delle persone positive, dei ricoverati, dei decessi. Si parlava di zone rosse (dove il rosso richiama immediatamente l’idea del pericolo e dell’allarme), di militari e città deserte.

Dal punto di vista psicologico la prima indicazione è di evitare la ricerca compulsiva di informazioni: più si cercano informazioni e più si creerà confusione e e angoscia.

Cerchiamo solo poche notizie e da fonti affidabili (esempio, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, OMS).

Se da un lato è necessario tutelarsi e tutelare gli altri mettendo in atto le dovute precauzioni, ad esempio evitando posti affollati, evitiamo di esasperare la situazione!

Usiamo il buon senso: evitiamo di saccheggiare i supermercati e di mettere in atto comportamenti irrazionali.

Cerchiamo in famiglia di evitare di parlare continuamente di Coronavirus e impegnarci in attività che ci piacciono (leggere, attività motoria in casa, cucinare…)

Come aiutare i bambini?

Bisogna evitare di lasciare soli i bambini davanti ai social network e alla tv e utilizzare il tempo per parlare con loro. E’ necessario spiegare loro con chiarezza quello che sta accadendo in modo che possano elaborarlo.

Attingendo nuovamente ad alcuni concetti esposti da Galimberti, ai bambini dobbiamo insegnare che il “male” esiste, che la vita ci pone degli ostacoli ma possono essere superati con il nostro impegno.

Purtroppo la vita è anche incertezza, è camminare in equilibrio sulla corda tesa e questo va necessariamente insegnato ai bambini.

[1] Angoscia è una parola filosofica introdotta da Kierkegaard per designare la condizione dell’uomo nel mondo.

Fonti:

  • https://www.la7.it/tagada/video/coronavirus-umberto-galimberti-non-si-deve-parlare-di-paura-ma-di-angoscia-25-02-2020-309384
  • Video diffuso da Feltrinelli Editore : Coronavirus, capire e reagire alla paura: il video di Galimberti. Registrato a Milano il 28 febbraio 2020.

 

 

I problemi dell’infanzia: la Terapia Indiretta

Elena Dacrema 11 Febbraio 2018 Tag: , , , Blog
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Se c’è qualcosa che vorremmo cambiare in un bambino, dovremmo prima esaminarla e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi. C.G. Jung

La Terapia Breve Strategica è un approccio all’avanguardia e, anche nel caso dei problemi legati all’infanzia, ha l’obiettivo di portare a soluzione il problema in breve tempo trovando soluzioni per favorire anche un cambiamento duraturo.

In contesto educativo l’intervento può durare anche poche sedute (i bambini sono più “plastici”, reagiscono più velocemente al cambiamento).

Come mai si parla di Terapia Indiretta?

Quando un bambino ha meno di 14 anni, nella maggior parte dei casi, noi terapeuti strategici svolgiamo la seduta con i genitori e non vediamo il bambino. Così come, nel caso in cui il problema sia manifestato in contesto scolastico, trattiamo il problema insieme agli insegnanti, sempre in modalità indiretta.
In sostanza, diamo indicazioni solo agli adulti coinvolti nella gestione del bambino e con cui si manifesta il problema.

In questo modo evitiamo che il bambino, portato dallo specialista, si senta “malato” e quindi che poi si comporti in tal modo per poi dover ritornare a comportarsi come “sano”.

Se si stabilisce un buon accordo con gli adulti possiamo fare in modo che i genitori/gli insegnanti si sentano gli artefici del cambiamento del sistema in quanto eletti a co-terapeuti.

L’obiettivo è quello di modificare la sequenza di interazione adulto/bambino: se si riesce a far ciò anche il problema del bambino ne viene influenzato in senso positivo.

Questa modalità di terapia indiretta viene utilizzata per molti dei problemi legati all’infanzia:

Problemi di attenzione e iperattività
Disturbo oppositivo-provocatorio
Paure e fobie
Disturbo da evitamento
Dubbio ossessivo
Disturbo ossessivo compulsivo
Enuresi notturna
Mutismo selettivo

Negli studi di Castel San Giovanni (PC), Piacenza e Rapallo (GE) mi occupo di Terapia Breve Strategica e Terapia indiretta.

Bibliografia

Botti, M., Dacrema, E. Educazione Strategica. Rimedi strategici ad uso di genitori e insegnanti alle prese con ragazzi difficili. Edizioni ILMIOLIBRO.IT. Gruppo Editoriale L’Espresso.

 

 

 

Incontri sul Bullismo

Elena Dacrema 6 Maggio 2017 Tag: , , , Conferenze
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Ecco la locandina di alcuni incontri sul Bullismo che si terranno a Castel San Giovanni il 17 maggio e il 23 maggio.Il primo incontro è indirizzato ai genitori ed il secondo ai bambini.

Gli incontri sono tenuti da gli Psicologi e Psicoterapeuti Massimo Botti e Elena Dacrema.

Presentazione del libro “EDUCAZIONE STRATEGICA”

Elena Dacrema 22 Maggio 2015 Tag: , , , , , , Blog
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Gli Psicologi e Psicoterapeuti Massimo Botti e Elena Dacrema, Ricercatori Associati presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo presentano il loro libro «Educazione strategica. Rimedi Strategici ad uso di genitori ed insegnanti alle prese con i ragazzi difficli». Sabato 30 maggio, ore 17. Salone Monumentale, Biblioteca Passerini-Landi.

Oltre ad illustrare casi concreti di intervento risolto, metteranno in evidenza alcune strategie efficaci alla soluzione delle più comuni problematiche infantili riguardanti la fascia che va dai 3 ai 14 anni.

http://passerinilandi.biblioteche.piacenza.it/sedecentrale/iniziative-ed-eventi/30-5-educazione-strategica

http://www.terapiastrategicapiacenza.it/eventi_e_workshop_10.html