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Il Bullismo

Elena Dacrema 11 Luglio 2017 Tag: , , Blog
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Il 17  e il 23 maggio 2017 io e il mio collega Psicoterapeuta Breve Strategico, Dott. Massimo Botti, abbiamo svolto due incontri sul bullismo in provincia di Piacenza, a Castel San Giovanni (PC), grazie alla collaborazione dell’Associazione Martial Sport Life.

In quest’articolo farò riferimento ai contenuti più importanti illustrati negli incontri.


Che cos’è il Bullismo?

Lo studioso Olweus fu uno dei primi ad occuparsi di questo fenomeno e lo definì in tal modo: “Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da uno o più compagni”. (Olweus, 1995).

Il bullismo può essere diretto (far del male o danneggiare qualcuno direttamente, con prepotenze fisiche, verbali o danni a cose) o indiretto (con dicerie o con l’esclusione, isolamento). Vi è inoltre anche il cyberbullismo che sfrutta la trasmissione elettronica, via sms, mms, video e Internet per realizzare modalità di oppressione o estorsione.

Le caratteristiche del bullismo sono le seguenti:

  • l’Intenzionalità di far del danno/ferire/offendere;
  • la Persistenza nel tempo (sono azioni ripetute);
  • L’Asimmetria nella relazione (nella relazione c’è uno più forte e uno più debole).

I ragazzi propendono più per offese fisiche ed insulti diretti, mentre le femmine utilizzano maggiormente l’aggressività indiretta, però attualmente capita che anche le femmine agiscano bullismo diretto in gruppo contro una compagna individuata come brava a scuola o con più successo sentimentale.

Come si presenta la personalità del bullo?

Il bullo solitamente è un soggetto scarsamente empatico, con una forte motivazione al dominio e alla prevaricazione. A dispetto di ciò che si potrebbe supporre, non è un soggetto insicuro, anzi, ha un alto livello di autostima, si sente forte e superiore agli altri.

Come si presenta la personalità della vittima?

La vittima è un individuo con una personalità più debole della media dei coetanei e del bullo in particolare, può essere ansiosa, insicura, sensibile, prudente, tranquilla e fragile. Può avere una bassa autostima, essere esclusa dal gruppo dei pari e ricercare la protezione negli adulti. Spesso le vittime non eccellono negli sport e possono aver paura di farsi male. Tendono a non parlare di quello che subiscono perché si auto-colpevolizzano.

Quali sono le cause?

Le cause sono ricercabili non solo nella personalità del bullo ma anche nei modelli familiari sottostanti e negli stereotipi imposti dai mass-media. Per quanto riguarda i modelli familiari, si può notare una eccessiva tolleranza educativa da parte dei genitori i quali tendono a privilegiare uno stile permissivo, connotato da molto affetto ma poche regole.

 

Bibliografia

Olweus D.Bullismo a scuola. Ragazzi oppressi, ragazzi che opprimono. Giunti, Firenze 1995.